La ricerca scientifica
La psicologa Carol Dweck dell’Università di Stanford ha dimostrato attraverso le ricerche che esistono due tipi di mentalità:
Mentalità statica
Chi ha una mentalità di tipo statica tende a ragionare per bianco e nero, giusto e sbagliato. Non esistono le mezze misure per loro e sono persone che tendono a giudicare ogni cosa e in modo definitivo. La stessa rigidità con cui guardano l’esterno la usano nei propri confronti. Tendono ad avere una visione orientata all’impossibilità di fare e di cambiare vita. Non considerano che le cose possano cambiare. Davanti alla vita tendono a chiedersi “Perché a me?” .
In anni di esperienza e di divulgazione del Metodo S.F.E.R.Y.A., abbiamo compreso che queste persone sono quelle che cercano soluzioni facili a problemi complessi. Tendono all’immobilismo o a rivolgersi alla formazione e il mental coaching con scarsi risultati. Per poter cambiare vita dobbiamo prima cambiare noi e questo atteggiamento alla vita complica le cose.
Mentalità dinamica
La mentalità dinamica invece è molto possibilista e capace di adattarsi alle sfide della vita. Sono persone che cercano sempre di migliorare e di crescere. Sono persone resilienti che apprendono dai successi e dalle sconfitte della vita. Tendono ad essere aperte al cambiamento e si impegnano per costruire un domani migliore.
Col Metodo S.F.E.R.Y.A. abbiamo scoperto che queste persone possono davvero cambiare la propria vita, anche in tempi brevi. Possono utilizzare le loro unicità per creare la vita che desiderano senza preoccuparsi dei risultati che ottengono perché in un modo o nell’altro stanno facendo esperienza verso il successo.
Esegui subito il test di cambiamento rapido per scoprire se il Metodo S.F.E.R.Y.A. può aiutarti a cambiare vita in 15 minuti.
Questa distinzione ci aiuta a comprendere il perché di molte cose ma non basta. Quando le persone hanno la mente plastica?
Il cervello resta plastico naturalmente fino a 30 anni
Un’altra ricerca dell’Università di Stanford, in collaborazione con il centro di ricerca in neuroscienze Jülich ha scoperto che il cervello aumenta di dimensioni e le sinapsi si rimodellano fino all’età adulta. Entro i primi 30 anni di vita abbiamo una maggior capacità di pianificazione e capacità decisionale.
Altre ricerche hanno dimostrato che dopo quest’età la neuroplasticità del cervello e la sua capacità di adattamento si riduce in modo graduale. Per evitare tutto questo bisogna stimolare il cervello mantenendo l’apertura al cambiamento, facendo nuove esperienze, risolvendo nuovi problemi e uscendo dalla propria zona di comfort quando necessario. Di fatto, le abitudini che abbiamo e la propensione a cercare nuove soluzioni determinano i nostri risultati presenti e futuri.
Scopri col test di cambiamento rapido se puoi cambiare vita in 15 minuti.
Il segreto? La mielina
Il nostro cervello è in continua evoluzione, in continuo adattamento: si basa tutto su memorie e abitudini (processo di neuroplasticità). La mielina è ciò che consente al cervello di creare nuove abitudini. I nervi che vengono sottoposti più frequentemente ad azioni ripetute si arricchiscono di mielina, la guaina midollare di rivestimento dei nervi, rendendo più efficiente la trasmissione dell’impulso. Ad una progressiva e maggiore efficienza, corrisponde una maggior facilità nell’eseguire quel determinato compito.
La mielina consente di trasferire l’impulso elettrico nel cervello più velocemente e per percorsi preferenziali. Più mielina vuol dire più impulso elettrico trasmesso e meno sforzo per compiere quella abitudine. Questo vuol dire che se sono abituato a giudicare e criticare tenderò facilmente a questo comportamento per “abitudine”. Se sono abituato a cercare sempre soluzioni nuove ai problemi, svilupperò questa come abitudine.
Le abitudini non si cancellano ma si sostituiscono. Possiamo rafforzare la nuova abitudine finché non diventa più facile di quella vecchia. Il Metodo S.F.E.R.Y.A. aiuta le persone proprio in questo. L’importante è mantenere l’attenzione sul processo e non sul risultato immediato che otteniamo perché è solo una fase di passaggio.
Metodo S.F.E.R.Y.A: come funziona?
Quello che ci serve per cambiare vita non è l’informazione come molti pensano, ma la consapevolezza di ciò che siamo in grado di fare e di ciò che possiamo imparare a fare. Il Metodo Sferya fa proprio questo. Lo psicologo George Miller disse che il cervello è in grado di memorizzare ed elaborare solo 7±2 informazioni (numero di Miller). In sostanza, tratteniamo dalla realtà tra le 5 e le 9 informazioni in ogni istante, il resto viene tralasciato: quindi selezioniamo ciò che per noi è più importante in mezzo alle migliaia di informazioni presenti.
La selezione delle informazioni avviene grazie al S.A.R. (sistema attivatore reticolare o reticular activator system) che seleziona le informazioni più significative per ognuno di noi in quel dato momento. L’esempio di S.A.R. più conosciuto è quando cambiando auto, iniziamo a notare per strada quante persone hanno fatto la nostra stessa scelta. Esistevano anche prima ma non le notavamo. Di fatto siamo più sensibili a un’informazione che prima era per noi poco importante. Unendo questi principi scientificamente dimostrati, è nato il Metodo Sferya. Attraverso contenuti digitali di 15 minuti e l’impegno costante giornaliero è possibile:
- scoprire nuovi concetti applicabili alla propria vita sin da subito;
- aumentare la propria consapevolezza e autostima interiore;
- orientare l’attenzione verso ciò che vogliamo ottenere (S.A.R.);
- dedicare poco tempo alla teoria, passando subito alla pratica;
- costruire immediatamente i primi passi verso la nostra nuova vita;
Il Metodo Sferya nasce per tutte quelle persone che vogliono ciò che meritano avendo poco tempo da investire per i loro progetti. È possibile analizzare la tendenza della realtà facendo delle approssimative previsioni del futuro ed evitando in questo modo molti errori. Tutte le strategie hanno dei punti fissi da seguire, lasciando libertà di movimento su molti altri aspetti; ognuno di noi può fare qualcosa di unico, di inimitabile e di speciale. Solo così siamo in armonia con noi stessi e possiamo creare qualcosa di diverso.
Esegui subito il test di cambiamento rapido per scoprire se il Metodo S.F.E.R.Y.A. può aiutarti a cambiare vita in 15 minuti.
Per chi è adatto il Metodo S.F.E.R.Y.A?
- ha tra 25 e 30 anni (ricerca scientifica sulla neuroplasticità del cervello – Università di Stanford & Centro ricerche Jülich);
- ha tra i 30 e 35 anni e ha conservato la neuroplasticità del cervello attraverso l’apertura al cambiamento;
- vuole dedicare SOLO 15 minuti al giorno costantemente alla propria evoluzione personale;
- vuole accedere ovunque alla propria piattaforma di evoluzione personale senza fare corsi di formazione o mental coaching;
L’unico limite del Metodo Sferya è l’adattamento che ha il nostro cervello al cambiamento: per questo è importante eseguire il test di cambiamento rapido e scoprire se il Metodo S.F.E.R.Y.A. può aiutarti a cambiare vita in 15 minuti.
Il test di cambiamento rapido è il miglior strumento per sapere se puoi cambiare vita rapidamente.
Cambiamento dinamico: cos’è?
Chi segue il Metodo S.F.E.R.Y.A. inizia il proprio percorso facendo fatica: ogni volta che sviluppiamo una nuova abilità è così. Nel corso del tempo, vengono sviluppate resilienza e proattività consentendo di:
- gestire il cambiamento;
- adattarsi al cambiamento;
- anticipare il cambiamento;
Tutto questo viene con l’esperienza e consente di lasciare alle spalle le difficoltà del passato trasformando il cambiamento e l’ignoto in opportunità di evoluzione. Tutto questo viene definito da chi segue il Metodo S.F.E.R.Y.A. come cambiamento dinamico: l’abilità di cambiare mentre cambiamo superando le difficoltà prima che nascano.
Molti pensano che per avere successo nella vita serva esperienza eppure tanti ragazzi sono diventati miliardari partendo da zero con le proprie idee innovative. Ad esempio ti ricordo:
- Elon Musk fondatore di Tesla, diventa milionario nel 1995 a 24 anni dopo aver venduto le quote della sua azienda di software Zip2;
- Kevin Systrom e Mike Krieger fondano Instagram nel 2010 all’età di 27 anni il primo e 24 anni il secondo;
- Melanie Perkins fonda Canva a 19 anni, un sito di grafica semplificata per la digital economy;
- Jeff Bezos fonda Amazon nel 1994 a 30 anni;
- John Collison e il fratello Patrick all’età di 20 anni il primo e 22 il secondo fondano Stripe nel 2010, una piattaforma di pagamenti digitali che oggi vale oltre 20 miliardi di dollari;
- J.K. Rowling scrive Harry Potter a 30 anni;
- Evan Spiegel fonda Snapchat nel 2011 all’età di 21 anni insieme a Bobby Murphy di 23;
- Larry Page che insieme a Sergey Brin fondano Google a 25 anni nel 1998;
- Dietrich Mateschitz fonda Red Bull a 40 anni nel 1984;
- Mark Zuckerberg che fonda nel 2004 Facebook all’età di 20 anni;
Questi sono solo alcuni esempi conosciuti dai più, ma abbondano anche tante ragazze.