Se ti stai chiedendo cos’è la prossemica e come può esserti utile per migliorare la tua produttività e la tua leadership sei nell’articolo giusto. Questa parola così difficile è stata introdotta intorno agli anni settanta dall’antropologo americano E.T. Hall e deriva dal termine proximity, che in inglese significa prossimità.
La prossemica infatti studia il modo in cui gli individui vivono la gestione degli spazi. In altre parole, per la prossemica, la distanza che mettiamo tra noi e gli altri ha diversi significati. Scopriamo insieme quali sono e come possiamo usarli per comunicare meglio.
Prossemica: come funziona?
La prossemica è uno dei cinque canali della comunicazione non verbale. Gli altri sono:
- Lo studio dei movimenti e dei gesti (canale cinesico);
- L’analisi delle modalità di contatto (canale aptico);
- La conoscenza della voce e dei suoni che emettiamo (canale vocale);
- La gestione dei tempi della comunicazione (canale cronemico);
La CNV, o comunicazione non verbale, ci insegna a capire le intenzioni degli altri guardando i loro gesti, la postura e, in generale quello che fanno, senza parlare. Il linguaggio del corpo è il modo in cui il nostro inconscio si manifesta all’ esterno con più autenticità.
Per questo diciamo ai professionisti che ci seguono di usare coerenza: perché si capisce se manca. Imparare a leggere il linguaggio del corpo ci aiuta a capire il nostro interlocutore al di là delle intenzioni dichiarate.
Prossemica: come si usa?
La nostra vita è fatta di relazioni e la prossemica è un forte indicatore dell’andamento delle relazioni. Se impariamo ad utilizzare i sensi possiamo stabilire facilmente un contatto con chi abbiamo di fronte e comunicare con più efficacia.
Il modo in cui ci muoviamo nello spazio quando interagiamo con gli altri racconta tanto di noi. Ad esempio, possiamo capire se una persona è a suo agio mentre si rivolge a noi per una consulenza oppure no, ponendo attenzione alla distanza che mantiene tra sé e noi.
Cose che capitano…
Se stai parlando con un cliente che, durante la conversazione, ti si avvicina, il suo corpo ti sta comunicando che stai dicendo cose gradevoli. Se improvvisamente si ritrae quando gli comunichi il prezzo della tua soluzione significa che ha gradito…poco.
Quando ti avvicini a un cliente per comunicare un’informazione riservata e lui si allontana significa che stai invadendo il suo spazio e preferisce ristabilire la distanza. Non c’è cattiveria nei tuoi confronti, è l’inconscio che parla. Chiediti piuttosto come puoi fare per metterlo a suo agio senza fargli notare cos’ha appena fatto.
I bravi comunicatori sanno che rispettare le distanze giuste è estremamente importante per una comunicazione di successo. A seconda dello spazio che mettiamo tra noi ed il nostro interlocutore definiamo il tipo di rapporto che intendiamo avere con lui.
Prossemica: 4 modi per dire cosa pensiamo
Secondo la prossemica esistono quattro tipi di distanze:
- Intima: è la distanza che c’è nelle relazioni affettive, con il partner e i familiari. Oscilla tra i 15 e i 40 cm. Così da vicino possiamo toccare l’altro, sentirne l’odore, il respiro e le emozioni.
- Personale: è lo spazio che c’è in un rapporto confidenziale di amicizia. In questo caso la distanza oscilla tra i 40 e i 100 cm. Abbiamo ancora la possibilità di toccare l’altra persona semplicemente allungando la mano.
- Sociale: È una distanza più formale, tipica del mondo del lavoro. Lo spazio tra gli interlocutori va da uno a tre metri e mezzo. I sensi coinvolti nella relazione sono l’udito e la vista, il tatto è escluso.
- Gerarchica. È tipica della comunicazione pubblica. Va dai tre metri e mezzo in poi e sottolinea la differenza di ruolo tra chi parla (il capo d’azienda, l’oratore, il leader, la guida spirituale) e chi ascolta.
La prossemica per comunicare leadership
Come si muovono i leader nello spazio?
“Il vero leader lo riconosci subito, senza che dica una parola, il suo corpo esprime già il suo carisma.” (Peter Drucker)
Se osserviamo le foto dei grandi capi di stato ci rendiamo conto facilmente di quanto i gesti e il modo in cui si muovono siano importanti per comunicare il loro ruolo al resto del mondo. Attraverso strumenti come l’uso sapiente delle distanze, lo stile di camminata e il ritmo dei loro movimenti, i leader comunicano autorevolezza, potere e rispetto.
Le persone di successo infatti gestiscono con disinvoltura lo spazio, mostrando padronanza e fiducia nelle proprie capacità. Nella comunicazione non verbale del leader:
- La postura è eretta
- La distanza è gerarchica
- I passi sono ampi
- La gestualità va dall’alto verso il basso
Il leader sa che la credibilità e l’efficacia del messaggio dipendono dalla sua capacità di trasmettere intensità, sicurezza e competenza attraverso tutti i canali che ha a disposizione.
Curiosità e differenze nel mondo
In un modo sempre più globalizzato, noi professionisti potremmo avere clienti internazionali. Per questo precisiamo alcuni dettagli fondametali per evitare figuracce dettate dalle nostre abitudini culturali. Le distanze prossemiche sono diverse a seconda delle culture.
Siamo certi che, oltre ad essere interessanti, ti saranno utili per comunicare al meglio con persone di altri paesi:
- Nei paesi arabi le distanze si accorciano. È frequente che durante una conversazione ci sia un contatto tra gli interlocutori;
- I tedeschi tengono molto alla propria privacy per cui vivono la gestione dello spazio in modo molto rigido, tendendo a chiudere le porte e a separare gli ambienti;
- Gli inglesi sono abituati a condividere gli spazi per cui accettano il fatto che in uno stesso ambiente ci si isoli per stare per conto proprio, cosa considerata scortese in Italia o nelle altre culture del mediterraneo;
- Gli americani hanno bisogno di spazi ben definiti e, a differenza degli inglesi, preferiscono vivere autonomamente. In famiglia generalmente ogni figlio ha la sua stanza;
- I francesi amano stare all’aria aperta perché solitamente hanno case basse e piccole. Sono abituati a stare in mezzo alla folla per cui non vivono con disagio la riduzione delle distanze;
- I giapponesi hanno un forte senso di comunità per cui lo spazio tra le persone è minimo e il contatto è quasi obbligato. Nonostante ciò, non si usa il bacio tra gli uomini, invece tipico in Turchia tra i giovani;
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