Il variabile e mutevole mondo dell’immobiliare (sembra controsenso): cosa vuol dire lavorarci in uno dei più lussuosi e famosi Paesi d’Europa? Ecco come ha affrontato il cambiamentoValentina Agnesi che si racconta in questa intervista.

Le opinioni espresse dai soggetti intervistati non rispecchiano quelle degli autori del sito e del titolare del medesimo.

Real Estate a Monte Carlo: il bello della varietà

Morris: “Ciao a te che ci ascolti, benvenuto, benvenuta, io sono sempre Morris di Sferya.com e oggi siamo qui con Valentina Agnesi. Ciao Valentina!”

Valentina: “Ciao!”

Morris: “Valentina è una ragazza che si occupa di Real Estate, come va di moda adesso dire, quindi di immobiliare a Monte Carlo. Giusto Valentina?”

Valentina: “Sì esatto, diciamo non solo a Monte Carlo ma anche in Francia e in Italia anche se al momento mi sto concentrando più che altro su Monte Carlo, dove risiedo”.

Morris: “Ottimo, ottimo. Innanzitutto raccontaci un po’ come mai la passione per l’immobile? Ti è venuta da che cosa? Cosa ti ha spinto a dire questo settore mi piace e voglio farlo diventare la mia passione e il mio lavoro? Che cos’è che ti piace di questo settore?”

Valentina: “La prima cosa è che questo è un settore molto vario e ha molte sfaccettature. Non è legato solamente a quello che può essere il diritto, l’economia, l’arredamento, all’ interior designer. Ma è un po’ un contenitore al cui interno c’è un po’ tutto: dal punto di vista legale quando si acquista un immobile è importante la giurisdizione, soprattutto quando si opera in Paesi diversi. O anche dal punto di vista economico è importante il Real Estate: quando vai ad investire devi infatti considerare l’economia di ogni Paese e metterla anche a confronto per vedere dove ti interessa investire e perché.

Poi è importante anche la gestione, quindi quello che è il rapporto personale: con quello che può essere il gestore o l’eventuale inquilino. Dipende poi uno come lo fa. Io più che altro ho gestori che si occupano del rapporto personale con gli inquilini, ma volendo, quando soprattutto uno inizia, ha magari più rapporto con la persona che va ad occupare la casa.

Poi c’è tutta la parte che a me personalmente piace di più che è la parte di ristrutturazione. Ci sono diversi livelli: puoi arrivare a ristrutturazioni intese come imbianco i muri e non ammobilio o anche quelle in cui c’è da ammobiliare un immobile e avere a che fare con tutta quella parte di design di interni e che è molto bella e che mi interessa molto.

Questo quindi non è un settore strettamente legato a qualcosa di specifico ma è di tutto un po’ e bisogna imparare a gestire i vari aspetti che ci sono dietro”.

Morris: “Certo, quindi diciamo che la tua passione è ridare nuova vita ai locali ristrutturando gli interni, mi sembra di capire”.

Valentina: “Sì, sì, sì esatto”.

Il cambiamento dinamico nel mondo dell'”immobile” per definizione

Morris: “Ottimo. Fammi capire. L’immobile non si muove, per definizione stessa del campo di cui ti occupi. Il cambiamento nel corso degli anni modifica, per così dire, la realtà che ci circonda. Fammi un po’ capire: che modifiche ci sono state all’interno della tua esperienza? Che cos’è che facevi una volta e che magari adesso hai rivisto, hai modificato o hai innovato rispetto al passato?”

Valentina: “I cambiamenti sono stati enormi. Innanzitutto dipende dal Paese di cui si vuole parlare.

Monte Carlo e il cambiamento nell’immobiliare

Prendiamo d’esempio Monte Carlo: questo è un paese piccolissimo di appena 2 chilometri quadrati in cui gli alloggi sono molto piccoli, anzi minuscoli. Una volta Monte Carlo si reggeva sui micro-alloggi di 30 mq che dovevano essere perfetti. Questo perché si voleva la residenza e quindi bastava una scatolina che permettesse di dire “io qui ci vivo”. C’era un angolo cottura, un divano, un portinaio che saliva, la televisione, l’abbonamento internet: quindi mettere un materasso per terra, due fuochi e quello che poteva essere andava bene.

Le normative, gli Stati, l’Europa hanno comunque pressato Monte Carlo affinché questo non avvenisse più. Quindi quello che tu offri sul mercato non sono più le quattro mura imbiancate, il materasso e i quattro fuochi che servivano a giustificare una residenza di quello che può essere il giocatore di casinò o il pilota di formula uno. Tra l’altro i prezzi erano esorbitanti: si parla per 30-35 mq di 3.500-4.000 euro al mese d’affitto.

Ora non è più così ci si muove per attirare i veri residenti, quindi si cerca una metratura più ampia: la media qua va dai 50-60 mq per alloggio. E bisogna anche rifinirli di più: la persona che cerca una maggiore metratura cerca anche servizi in più, quindi l’appartamento lo devi rifinire con più mobili e di pregio. Non puoi pensare di chiedere 5.000 euro per 50 mq senza offrire un servizio superiore: il mobile più bello, rifinito meglio, gli elementi di design, il tavolo del grande architetto così sono contenti.

L’immobiliare in Italia con il cambiamento

Valentina: “Cosa diversa, anche se a dire il vero neanche totalmente diversa, in Italia. La situazione qui purtroppo è particolare nell’edilizia, anche se devo dire che la cosa non ha comportato una mancata richiesta di un prodotto migliore.

Anzi, richiedono paradossalmente di più gli alloggi ammobiliati e ammobiliati bene rispetto a una volta. Una volta c’era più la ricerca della famiglia che si metteva magari in affitto, ma che preferiva comprare i propri mobili: cosa che oggi non accade più. Forse c’è meno cura? Forse c’è più fretta? Forse la gente passa meno tempo in casa? Forse quello, ma in ogni caso devi avere più cura. Ovviamente non si tratta di mobili di super pregio, come può essere a Monte Carlo, anche perché i prezzi non sono paragonabili, ma basta che sia ben rifinito, anche se i mobili sono dell’IKEA”.

Il mondo dell’immobiliare in Francia: cos’è cambiato

Valentina: “Cosa ancora diversa accade in Francia. La Francia e i Francesi a differenza degli Italiani che molto spesso nascono e vivono in un posto perché sono più statici, i Francesi “prendono, parto, vanno” più facilmente. Tantissimi all’interno della Francia cambiano città, quindi loro sono abituati ad andare in affitto e si portano dietro tutte le loro cose. Questo vuol dire che basta che gli metti una cucina e per cucina intendo proprio i quattro fuochi e poi l’ossatura. Sono poi loro che mettono dentro gli elettrodomestici se li vogliono. Tra l’altro a dire il vero conviene proprio non metterli perché dopo 2-3 anni si rompono e diventano fonte di problemi. Quindi le case le ammobiliano loro.

Sono quindi mercati diversi, Paesi diversi, che hanno subito grandi cambiamenti e cambiamenti diversi. Per questo è importante stare al passo per cercare di capire cosa chiedono gli inquilini, quali sono le richieste al momento in media del mercato etc.”

Morris: “Ho capito, quindi qualcosa di molto vivo e molto diverso a seconda del contesto in cui ti muovi, insomma”.

Valentina: “Sì.”

Monte Carlo, un mondo particolare

Morris: “Ascolta stavi parlando di questi immobili di 50-60 mq che al mese quanto hai detto che costano?”

Valentina: “5.000 euro”

Morris: “Circa 5.000 euro al mese. Invece comprare un immobile della stessa metratura, quindi circa 50 mq, a Monte Carlo cosa può costare?”

Valentina: “Allora io ho detto 5.000 ma a Monte Carlo, come qualunque altro Paese del mondo, all’interno la situazione è diversa. Io ti ho parlato del quartiere Carré d’Or che è il quadrato d’oro intorno al casinò, cioè il quartiere più caro di Monaco. Anche se poi se si parla del palazzo singolo, magari all’ultima moda, costruito chissà dove, anche se non è nel Carré d’Or, costa ancora di più. Io ti sto parlando dei classici quartieri: quindi questo era il prezzo dei classici 50 mq nel Carré d’Or. La vendita di 50 mq nel Carré d’Or è sui 2 milioni- 2,2 milioni: poi dipende se è completamente distrutto allora vale meno, ma se è ben messo si può dire che siamo su una media di 2 milioni”.

Morris: “2 milioni, sicuramente prezzi importanti per 50 mq. Vuol dire che al mq stiamo parlando di cifre importanti. Ascolta tu che vivi a Monte Carlo: solo gli immobili hanno questi prezzi o anche il prezzo del costo della vita e il resto dei servizi hanno un costo proporzionato? La donna delle pulizie che fa le pulizie due ore alla settimana quanto costa a Monte Carlo?”

Valentina: “Una sessantina di euro circa, per due ore. Monte Carlo è molto particolare. L’idea che se ne ha da fuori è giusta e sbagliata allo stesso tempo. Monte Carlo è caro tutto ciò a cui hanno accesso i turisti (anche se non vuol dire che i residenti non vi hanno accesso), quindi: hotel, ristoranti, stabilimenti balneari etc. Nello stabilimento balneare più bello e più grande di Monaco, l’abbonamento stagionale per un lettino, e logicamente tutti i servizi annessi, anche se per carità dura 6 mesi e ci puoi andare perché qua fa sempre caldo, insomma, sono 4.400 euro. Se poi vuoi prenderti la cabina etc. si passa a 9.000 euro e ci sono poi delle tende, se magari una famiglia fa 4-5 persone, dove sotto ci sono due lettini e due sede sdraio, si arriva a pagare 15-18.000 euro. Queste sono le cose a cui però hanno accesso i turisti degli hotel. Al residente, a parte la donna di servizio che ha il prezzo detto, o la tintoria (dove mi sono trovata a pagare 80 euro per la pulizia di un vestito semplice, corto che in Italia avrei pagato circa una decina di euro penso), quello che invece non costa, perché non vogliono colpire i residenti in questo senso, è ad esempio (una follia) l’uso della piscina. Qui abbiamo una piscina di 50 metri molto bella, dove si allena anche la principessa Charlene, dove l’ingresso costa 2,5 euro, phon incluso e docce incluse. Ed è un’assurdità, ma è perché la usano i residenti questa struttura, non è una cosa da turisti, ma un servizio che vogliono dare di altissimo livello, perché è molto pulita, molto bella, molto funzionale. In linea di massima comunque il costo della vita è caro: anche gli Italiani o chi può per i servizi, come può essere il meccanico o queste cose, va fuori perché si è fuori in un attimo”.

Morris: “Abbiamo sempre parlato di Monaco, ma forse è meglio precisarlo, intendiamo Principato di Monaco, da non confondere con la Monaco della Germania”.

Le difficoltà superate nell’evoluzione personale

Morris: “Ascolta nella tua esperienza quali sono state le difficoltà che hai trovato in questo settore e come le hai risolte?”

Valentina: “La prima difficoltà innanzitutto è capire. Quando mi sono trovata la prima volta a dover investire in un immobile mi sono trovata disorientata. Vedevo un bel appartamento, ma non vedevo altro. Per fortuna mi è stato spiegato che anche nel bel appartamento: tutto ciò che luccica non è oro e bisogna considerare vari aspetti. Ad esempio: com’è orientato. L’agente immobiliare te lo fa infatti magari visitare in una precisa ora quando c’è il sole, ma devi vedere bene com’è orientato nord, sud, est, ovest etc. Ci sono tante piccole cose che devono essere considerate. Questa è stata una prima difficoltà.

La seconda è stata cercare di capire il mercato. Questo perché puoi anche avere dei gestori che ti dicono di alzare o abbassare il prezzo di locazione, però alla fine sei tu la persona che dice sì o no.

C’è poi anche l’aspetto linguistico: per quanto all’inizio tu conosci bene una lingua, non sei abituato a lavorarci e sono cose diverse. Se ti trovi a leggere un contratto devi saperlo capire: poco a poco si impara, si migliora e ci si abitua. Queste sono sicuramente le principali difficoltà che ho riscontrato”.

Morris: “Fammi capire: dal punto di vista del diritto il Principato di Monaco ricorda un po’ quello che abbiamo in Italia oppure è tutt’altro e quindi, diciamo, bisogna ripartire da zero rispetto al mercato italiano?”

Valentina: “Il diritto francese e italiano partono comunque dal Code Napoléon, dunque dal codice di Napoleone. Possono quindi esserci delle differenze ma non sono così abissali. Ci sono comunque quindi vanno naturalmente studiate. A Monaco è ancora diverso perché è famoso proprio per essere un Paese nella black list per via di una fiscalità tutta sua. Quindi il diritto di base sono le stesse cose, non si tratta ad esempio di un paese anglosassone. Però ci sono sicuramente delle sfaccettature un pochino diverse, ma niente di trascendentale anche se bisogna impratichirsi un pochino”.

Morris: “Ottimo. Grazie Valentina e come sempre: cambia vita in 15 minuti!”.

Valentina: “Ciao, grazie a te: cambia vita in 15 minuti!”.

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